Recensione 300: il fumetto di Frank Miller
Recensione 300, il fumetto di Frank Miller… Urge una nuova recensione, 25 anni dopo la sua prima pubblicazione, e 16 anni dopo l’uscita del film.
Siamo elettrizzati ancora oggi, come se avessimo sentito gridare “Questa è Sparta!” per la prima volta.
Creato da Frank Miller e portato sul grande schermo da Zack Snyder, 300 è un’opera epica che ha avuto un enorme impatto sulla cultura pop.
Questa storia affonda le radici nella realtà, narrando le gesta dei trecento valorosi guerrieri spartani che sfidarono il re-dio persiano Serse e la sua imponente armata.
Frank Miller scopre questa storia grazie alla visione del film degli anni ’60, “L’eroe di Sparta” di Rudolph Maté.
Il kolossal racconta la vicenda della valorosa difesa degli spartani alle Termopili e affascina il giovane Miller, segnando il suo stile per tutta la carriera.
Il fumetto è inizialmente pubblicato nel 1998 come una serie di cinque albi, è stato successivamente raccolto in una graphic novel nel 1999.
Questi capitoli, intitolati “Onore,” “Dovere,” “Gloria,” “Combattimento” e “Vittoria,” celebrano l’antica Grecia con tematiche legate al coraggio, all’amore per la patria e al desiderio di libertà.
Ma andiamo un po’ più a fondo a questa opera vincitrice dell’Eisner Awards e dell’Harvey Awards.
Recensione 300: la storia
La storia si concentra sulla figura di Leonida, sovrano spartano, e dei suoi coraggiosi guerrieri.
Sfidando la minaccia persiana che incombe sulla Grecia, con un esercito numericamente colossale, Leonida e i suoi 300 partono per la battaglia delle Termopili, un angusto passaggio tra le rocce.
Qui i persiani subiranno un massacro grazie alla straordinaria abilità strategica di Leonida (non è spoiler, è storia).
Questa epica battaglia si svolge nell’agosto del 480 a.C. e rappresenta un simbolo della resistenza dei Greci contro il potere tirannico persiano.
Frank Miller ha reso omaggio a questa storia in modo magistrale, trasmettendo un senso di onore, battaglia e gloria attraverso il suo stile unico.
Le pagine trasudano carisma e trasmettono un coinvolgimento affascinante al lettore.
Recensione 300: lo stile di Frank Miller
Possiamo dire che 300 segna un punto di passaggio, un prima e un dopo: innanzitutto per la poetica di Miller, che diventa evidentemente più cupa e pessimista, ma epica.
Poi c’è il genere del fumetto che si apre a nuove prospettive, le prospettive della storia e le possibilità espressive che vengono sdoganate.
Soprattutto il disegno e il tratto di Miller che trovano una cifra che diventerà il suo marchio di fabbrica da questo momento in poi.
Il disegno richiama il suo stile distintivo, simile a Sin City, ma i colori conferiscono un tocco unico all’opera.
La regia delle tavole di Miller è perfetta ed è in grado di ristabilire importanza ai momenti epici che evidenziano la grandezza di Leonida e il suo coraggio.
Per concludere questa recensione del fumetto 300 di Frank Miller, possiamo dire che l’opera
- è una rappresentazione epica dell’eterna lotta per la libertà e la democrazia;
- ha influenzato la cultura popolare;
- e ha inciso profondamente nella memoria collettiva.
Nell’anno del suo 25° anniversario, l’opera torna con una veste nuova, edita da Star Comics.
L’illustrazione della versione Regular è stata realizzata appositamente da Frank Miller per l’anniversario, e la versione Variant è di gran pregio.
Il formato anomalo orizzontale sembra che voglia suggerirci anche il rewatch del fantastico film di Zack Snyder, per accorgerci che le due regie non sono poi così distanti.
“Questa è Sparta!”